La storia

Era l’anno 1946 quando Alessandro Mangiagalli, nonno omonimo dell’attuale titolare, fondò a Lissone la “Mangiagalli Legnami”, un’azienda basata sulla lavorazione primaria del legno, dal tronco in foresta alle tavole stagionate, e la commercializzazione di semilavorati. All’epoca le essenze piu richieste erano:

Abete Austriaco e della Val di Fiemme,

Larice Austriaco,e della Val Aurina

Pioppo della Lomellina,

Tiglio  Piemontese e Francese.

Inizialmente l’attività si svolse in un piccolo deposito, che ben presto non fu sufficiente a soddisfare le richieste di mercato che era sempre piu in crescita, fin da subito la domanda dei prodotti andò oltre ogni aspettativa, la guerra era appena finita e l’Italia era in piena ricostruzione, se poi aggiungiamo una tenace caparbietà aziendale, in pochi anni di attivita la Mangiagalli Legnami potè annoverare tra i propri clienti aziende coma la BREDA (specializzata nella costruzione di vagoni ferroviari).

Nel 1949 venne acquistato un secondo magazzino sempre in Lissone, adibito alla stagionatura naturale delle varie essenze che, come già menzionato, provenivano quasi tutte dal Nord Italia e Nord Europa,soprattutto dalla vicina Austria.

Nell’immediato dopo guerra molte aziende ma soprattutto le botteghe artigiane non disponevano di molta liquidità, ecco che spesso come moneta veniva utilizzato lo scambio: legname con mobili.

Fù così che nel 1952 a Bolzano e nel 1953 a Trieste la Mangiagalli Legnami inaugurò due esposizioni di mobili.

Alla fine degli anni “cinquanta” vennero presi accordi commerciali con Peter Theurl titolare della Theurl Austrian Premium Timber, un colosso Austriaco specializzato  nella raccolta di tronchi d’abete e di tutti i derivati di questo legno.

I primi anni “60” furono caratterizzati dalle prime importazioni di Legnami esotici, le aree di maggior provenienza erano L’Africa Occidentale e in particolare la Costa d’Avorio, da cui provenivano essenze come Mogano, Koto, Frake, Ayous, Samba, Bahia, Acajou ma sopratutto il “Tanganika” un nome che botanicamente non esiste, ma commercialmente le era stato dato questo titolo, ingannevole e fuorviante, da chi lo aveva scoperto, per raggirare eventuali concorrenti.

Per anni la Mangiagalli Legnami, grazie alla collaborazione con la C.I.B. (azienda con sede ad Abijan in Costa d’Avorio), pote garantirsi un costante approvvigionamento di queste essenze tra cui il gia citato Tanganika, che ben presto si ritagliò un’importante fetta di mercato.
Furono anni positivi e appaganti. La Brianza era ormai, nel settore dell’arredo, un punto di riferimento a livello nazionale.

Succesivamente nei primi anni settanta vennero chiusi i rispettivi depositi di mobili a Bolzano e Trieste per seguire con maggior attenzione la trasformazione primaria del legno.

Nel 1993 la Mangiagalli Legnami fatturò la prima partita di semilavorati per Parquet, un settore che per l’azienda nacque in sordina ma che oggi è un punto di forza.

Nel 2003 si sviluppò il settore nautico, quindi vennero intrapresi nuovi accordi commerciali con il sud-est asiatico, in particolare con segherie della Birmania (Myanmar) da dove proviene il famoso Teak, un legno con caratteristiche uniche per l’alto contenuto oleoso che le permette di resistere all’esterno senza nessuna deformazione strutturale.

Oggi ci occupiamo anche di allestire facciate in legno ventilate per abitazioni civili e industriali.

L’azienda nella sua storia ha fatto esperinza in quasi tutti i settori del legno, facendo tesoro delle maestranze acquisite e mettendole a disposizione della propria clientela. Questo è il patrimonio che fa della Mangiagalli Legnami una garanzia.


 Anno 2015....Alessandro Mangiagalli durante il collaudo tronchi.
Mangiagalli Alessandro durante il collaudo dei tronchi